"Rock" - Album/Raccolta del 1997

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10 Anni 2 Mesi fa - 10 Anni 2 Mesi fa #212 da AnYMoRe77
Leggendo il quotidiano "il Corriere della Sera" mentre viaggiavo in treno all'indomani di uno dei concerti del 2014 a San Siro, venivo attirato da un articolo a margine dell'articolo principale.
In quest'articolo si intervistava Guido Elmi, il quale spiegava la necessità di cambiare suoni ed arrangiamenti per evitare l'effetto revival e nostalgico di chi si autocelebra.
La cosa più interessante è la spiegazione della genesi dell'album "ROCK" stampato nel 1997, il quale peraltro appare anche nella discografia ufficiale sul sito vascorossi.net.

Riporto qui l'intervista del Corriere della Sera del 10/07/2014 :
La strategia: Guido Elmi, storico produttore di Rossi: è importante stupire
«Cambiamo i suoni alle canzoni per evitare effetto revival e nostalgia»

«A volte certi progetti nascono per caso. "Rock" (che nella collana è il settimo album ribattezzato «Vascorock», ndr ) nasce per comporre una vertenza contrattuale fra la Emi e la Sony», ricorda Guido Elmi produttore storico di Vasco Rossi.«Dovevamo consegnare un disco a qualsiasi costo, senza vincoli di contenuto" riprende Elmi . "Così decidemmo di sperimentare in piena libertà suoni e arrangiamenti. La parola d'ordine era "divertiamoci riarrangiando vecchi brani e stiamo a sentire cosa salta fuori". Per esempio "Sballi ravvicinati del terzo tipo" venne fuori più easy e molto dura nella parte finale. Molto elettronica divenne anche "Valium" che a tratti è irriconoscibile. "Susanna" è riarrangiata in rock con un po' di elettronica tipo Suicide, un gruppo rock elettronico americano anni settanta. Certo, non tutte le ciambelle riuscirono col buco, a volte il risultato fu gradevole altre meno come in "Dimentichiamoci questa città"».Ma da cosa nasce questa mania di intervenire sullo stile di brani ormai consolidati? «Dall'esigenza dell'artista, e anche mia, di non ripetere all'infinito le canzoni allo stesso modo " spiega ancora Elmi. "Dalla voglia di evitare l'effetto revival e la strisciante tentazione della nostalgia. Sono cambiamenti che molto spesso alla gente non piacciono. Ma per chi è sul palco è indispensabile potersi divertire davanti a un suono nuovo, stupirsi e stupire. Solo così si riesce a ritrovare la forza delle origini senza diventare prigionieri del passato».La svolta di Vasco nell'attuale tour negli stadi, fa parte, nel metodo, dello stesso meccanismo di mischiar le carte adottato in «Rock». «Allora sperimentavamo fra rock ed elettronica. Stavolta abbiamo cercato una base ritmica e robusta, un tappeto che a volte rasenta il metal. Vasco, ieri come oggi, applica un teorema tipico del ciclismo: valorizzare anche i gregari. Il cambiamento dei suoni e dei musicisti diventa un modo con cui l'artista si riappropria di un brano. Che riacquista vitalità, smette di essere icona, messa cantata, rituale rassicurante. Così Vasco tiene viva la sua carica vitale e mi segue docilmente nei miei deliri di rifondazione del repertorio con suoni moderni. Perché l'autocelebrazione è sempre pericolosa».
Ultima Modifica 10 Anni 2 Mesi fa da AnYMoRe77.

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